Il 2021 è ormai alle nostre spalle, ma è innegabile la sua importanza per il mondo del biologico, specialmente per gli effetti sul futuro. Lo scorso anno ha visto, infatti, una serie di iniziative fondamentali: a partire dal Piano d’Azione europeo per lo sviluppo della produzione biologica che, attraverso le Strategie Farm to Fork e Biodiversità, punta a triplicare la superficie coltivata a bio e a ridurre del 50% pesticidi e antibiotici entro il 2030, fino ad arrivare alla transizione dal regolamento CE 834/2007 al regolamento UE 848/2018, relativo alla produzione ed etichettatura dei prodotti biologici.
Nel 2021, i consumatori di prodotti alimentari bio sono ammontati a 23 milioni (Fonte: Nomisma per Osservatorio SANA 2021). Le vendite nel settore continuano dunque a crescere, non solo in Italia (4,5 miliardi di euro, +234% rispetto al 2008), ma anche nei mercati internazionali: 2,9 miliardi di euro il valore dell’export bio italiano all’estero (+671% rispetto al 2008).
Nell’anno 2020, sotto la spinta dell’emergenza sanitaria, le vendite di prodotti biologici erano cresciute del 7% rispetto al 2019. Stando ai dati Nielsen, nel primo trimestre 2021 si è registrata un’ulteriore crescita dello 0,9% rispetto allo stesso periodo del 2020: una grande attenzione alla salute ed alla sostenibilità ambientale, stanno sempre più acquistando un peso sempre più rilevante.
Il 2021 ha quindi confermato e consolidato gli eccellenti risultati del 2020, con un’ulteriore crescita del 5% in un solo anno. Un ruolo chiave è stato certamente quello degli e-commerce, che nel 2021 hanno visto un incremento del +67% sulle vendite, dapprima legato certamente alla pandemia e perciò diffusosi come pura e semplice necessità, anche date le limitazioni imposte dai periodi di lockdown; oggi, invece, una vera e propria scelta d’acquisto, che ha ormai consolidato le abitudini delle famiglie nonostante le progressive riaperture. Parliamo, quindi, di una transizione digitale a tutti gli effetti, che in un solo anno ha raggiunto una dimensione pari a 75 milioni di euro. E, parlando di digitale, la spinta al cambiamento è evidente anche nei trend di mercato. Come ogni anno, Bio Bank ne ha individuato 20. Questi i Trend del 2021:
5 Trend Trasversali
#Locale: emerge con forza la richiesta di prodotti biologici, locali e di stagione;
#Veg: non solo vegetariani e vegani, ma anche chi adotta una dieta flessibile;
#Fermentati: un processo naturale per alimenti e cosmetici vivi e attivi;
#AntiSpreco: sempre più utilizzati i formati ridotti e monoporzione per evitare sprechi e rifiuti;
#Plastic-free: bando alla plastica intorno al cibo e alle microplastiche nella cosmesi.
10 Trend Alimenti
#DifeseImmunitarie: corsa ai cibi ricchi di minerali e vitamine per rafforzare le difese;
#Ritualità: spazzata via la routine, si fa strada una nuova ritualità tra cibo e relax;
#Biodiversità: un capitale naturale che si protegge anche con la scelta del cibo;
#Basico: viva il cibo essenziale, con pochi, semplici e riconoscibili ingredienti;
#GraniAntichi: meno glutine, miglior profilo nutrizionale, biodiversità;
#Superfood: frutta, semi, bacche, spezie e alghe per un pieno di benessere;
#RiccoDi: largo a proteine vegetali, fibre, vitamine e minerali;
#Senza: sempre lunga la lista dei cibi senza zucchero, glutine, lattosio, soia, uova, lievito e altro;
#Biodinamico: un salto di qualità oltre il biologico, verso l’eccellenza;
#Etico: giusto guadagno, lavoro dignitoso, inclusione, contrasto alle mafie, riscatto.
5 Trend Cosmesi
#Dermopurificanti: depurare il viso, combattere l’acne da mascherina (maskne);
#Sieri: idratanti, anti-age, illuminanti, esfolianti a effetto tensore e altri ancora;
#Solidi: niente plastica fuori, niente acqua dentro, concentrati, antispreco, pratici;
#Mutivitaminici: una sferzata di energia e luminosità per una pelle tonica ed elastica;
#DetersiviInPolvere: concentrati ed efficaci, più facili da dosare, minor impatto nei trasporti.
(Fonte: Vetrina Bio Bank 2021)